Cosa è
Nidi (Nuove iniziative d’impresa) è la misura agevolativa attraverso cui la Regione Puglia sostiene la creazione e lo sviluppo di nuove imprese da parte di soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate, i quali oltre ad avere difficoltà di accesso al credito bancario, difficilmente hanno la capacità di apporto di mezzi propri per mettere in atto la propria idea d’impresa. È prevista una combinazione di aiuti nella forma di sovvenzioni dirette, assistenza rimborsabile e di prestiti rimborsabili, rivolti agli stessi destinatari finali.
Beneficiari
La misura è destinata a soggetti appartenenti alle seguenti categorie svantaggiate:
- compagini giovanili, da costituirsi in forma di società, partecipate interamente da giovani con età compresa tra i 18 e i 35 anni alla data della domanda preliminare e composte per almeno il 50%, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti che non ricadano in una delle seguenti fattispecie:
- titolari di pensione di anzianità o di vecchiaia;
- dipendenti di altre imprese con contratto a tempo indeterminato superiore alle 20 ore settimanali (salvo si tratti di persone in procinto di perdere un posto di lavoro, destinatari di strumenti di sostegno al reddito attivati per risolvere tensioni occupazionali);
- coloro i quali siano stati, nel mese antecedente la presentazione della domanda preliminare amministratori di altre imprese; titolari di altra partita IVA iscritti al registro delle imprese; titolari di altra partita IVA non iscritti al Registro delle Imprese con ricavi superiori ad € 15.000 nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda telematica preliminare;
- imprese femminili, sia in forma di impresa individuale che di società, partecipate interamente da donne di età superiore a 18 anni e composte per almeno il 50%, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti che non ricadano in una delle fattispecie escluse come riportate al punto relativo alle Compagini Giovanili;
- nuove imprese, partecipate per almeno il 50%, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti svantaggiati appartenenti, alla data di presentazione della domanda preliminare, ad almeno una delle seguenti categorie:
- giovani con età tra 18 anni e 35 anni;
- donne di età superiore a 18 anni;
- soggetti che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato nell’ultimo mese;
- persone in procinto di perdere un posto di lavoro, destinatari di strumenti di sostegno al reddito attivati per risolvere tensioni occupazionali;
- i titolari di partita IVA non iscritti al registro delle imprese che, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda telematica preliminare, abbiano emesso fatture per un imponibile inferiore a 15.000 euro; tali soggetti potranno utilizzare la medesima partita IVA per l’avvio della nuova attività, a condizione che non abbiano aperto la partita IVA da più di 5 anni;
- i soci lavoratori e gli amministratori di cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati;
- i soci e amministratori delle imprese, costituite in forma di società, che abbiano firmato l’atto di impegno e regolamentazione dei rapporti nell’ambito del progetto finanziato dall’Avviso pubblico “PIN – Pugliesi Innovativi”;
- imprese turistiche aventi a oggetto l’attività di bed & breakfast e affittacamere, in possesso dei medesimi requisiti previsti per le Nuove Imprese.
Tali soggetti intendono avviare, sul territorio della regione Puglia, un’iniziativa imprenditoriale nella forma della microimpresa, ancora da costituirsi o di nuova costituzione (costituite da non più di 6 mesi), prevedendo un programma di investimenti completo, organico e funzionale di importo complessivo compreso tra 10.000 e 150.000 euro. Tale limite massimo è:
- ridotto a €50.000 per le compagini giovanili;
- ridotto a €100.000 per le imprese femminili.
Inoltre, possono presentare domanda preliminare le imprese, pur se costituite da più di 6 mesi, che si configurino come:
- cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati;
- imprese, costituite in forma di società, che abbiano firmato l’atto di impegno e regolamentazione dei rapporti nell’ambito del progetto finanziato dall’Avviso pubblico “PIN – Pugliesi Innovativi”.
Per tre anni dalla data dell’ultimo titolo di spesa ammesso alle agevolazioni, le Nuove Iniziative d’Impresa, costituite o da costituirsi in forma di società, non devono essere partecipate per una quota superiore al 25% da altre imprese che non siano classificate come “investitori”.
Benefici
Il contributo NIDI, in base al programma di investimento, si articola in una parte a fondo perduto e una parte di finanziamento agevolato.
La misura agevolativa prevede diversi livelli di intensità dell’aiuto in funzione della entità del programma di investimento come riportato nella tabella seguente:
Le agevolazioni in conto impianti sugli investimenti non possono superare l’importo massimo di €120.000,00 e sono costituite da:
- un contributo a fondo perduto pari al 50% del totale degli investimenti agevolati;
- un prestito rimborsabile pari al 50% del totale degli investimenti agevolati (ridotto al 25% per compagini giovanili ed imprese femminili);
- per compagini giovanili ed imprese femminili un aiuto nella forma dell’assistenza rimborsabile pari al 25% del totale degli investimenti agevolati.
È concedibile un contributo in conto esercizio a fondo perduto, non superiore ad €10.000 in misura pari al 100% delle spese di gestione ammissibili.
Per le Compagini Giovanili e le Imprese Femminili è previsto un contributo aggiuntivo in conto esercizio a fondo perduto di importo pari ad €5.000 per spese in servizi informatici.
Interventi e spese ammissibili
Possono presentare domanda preliminare di accesso alle agevolazioni le imprese che operino o che prevedano di operare nei seguenti settori:
- attività manifatturiere (le attività agroalimentari sono ammissibili se l’impresa non effettua la prima lavorazione del prodotto agricolo);
- costruzioni ed edilizia;
- riparazione di autoveicoli e motocicli;
- attività di bed & breakfast imprenditoriale e affittacamere;
- ristorazione con e senza cucina;
- servizi di informazione e comunicazione;
- attività professionali, scientifiche e tecniche;
- agenzie di viaggio;
- servizi di supporto alle imprese;
- istruzione;
- sanità;
- assistenza sociale non residenziale, limitatamente ai servizi indicati dal Regolamento Regionale n. 4/2007 e ss.mm.ii.;
- attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (sono escluse le attività delle lotterie, scommesse e case da gioco);
- attività di servizi per la persona;
- traslochi, magazzinaggio, attività di supporto ai trasporti, servizi postali e attività di corriere;
- commercio elettronico.
Sono ammissibili le seguenti spese per investimenti al netto dell’IVA:
- arredi, macchinari, impianti di produzione e attrezzature varie, nonché automezzi nei casi in cui gli stessi siano di tipo commerciale, purché dimensionati all’effettiva produzione, identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni;
- opere edili e assimilate;
- programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa. Per programmi informatici è da intendersi prodotti software acquistabili a pacchetto, attraverso i listini di produttori accessibili sul mercato, nella forma della licenza d’uso avente utilità pluriennale (software applicativo, software per l’attivazione di servizi b2b e b2c basati sul web).
Per le sole compagini giovanili e le imprese femminili sono inoltre ammissibili:
- sviluppo di piattaforme B2B e B2C, sistemi di e-commerce proprietari e app mobile, nella misura massima di € 5.000, acquisiti da impresa operante nel settore della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse.
Le imprese turistiche devono realizzare investimenti in almeno due delle seguenti ulteriori tipologie di investimento sostenibile e innovativo:
- strumenti tecnologici connessi all’attività e finalizzati all’innovazione dei processi organizzativi e dei servizi per gli ospiti, comprese le dotazioni informatiche hardware e software, interventi di innovazione digitale quali l’introduzione di strumenti di domotica sia nella gestione della struttura ricettiva da parte dell’impresa, sia usufruibili dal turista mediante l’utilizzo di strumenti di comunicazione in mobilità;
- sviluppo di piattaforme e app mobile, anche per la gestione di sistemi di prenotazione elettronica, nella misura massima di € 5.000, acquisiti da impresa operante nel settore della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse;
- interventi per migliorare l’accessibilità della struttura alle persone con disabilità;
- mezzi di locomozione sostenibile destinati esclusivamente agli ospiti, quali biciclette (anche a pedalata assistita).
Sono ammissibili le seguenti spese di esercizio al netto dell’IVA:
- spese relative all’acquisto di materie prime, semilavorati, materiali di consumo e di scorte;
- spese di locazione di immobili derivanti da contratti registrati;
- utenze: energia, acqua, riscaldamento, telefoniche e connettività corrisposte direttamente ai gestori sulla base di contratti intestati all’impresa beneficiaria;
- premi per polizze assicurative;
- canoni ed abbonamenti per l’accesso a banche dati, per servizi software, servizi “cloud”, servizi informativi, housing, registrazione di domini Internet, servizi di posizionamento sui motori di ricerca, acquisto di spazi per campagne di Web Marketing, Keywords Advertising, Social, Brand Awareness e Reputation; servizi di sviluppo e personalizzazione di siti Internet acquisiti da impresa operante nel settore della produzione di software, consulenza informatica e attività connesse;
- spese per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale e collettiva e costi di abbonamenti per la manutenzione degli stessi.
Non sono, comunque, ammissibili:
- tutte le spese afferenti attività inammissibili;
- l’Imposta sul Valore Aggiunto;
- le spese per acquisto di terreni e immobili;
- le spese per l’acquisto di autovetture (anche se immatricolate come autocarro) e motoveicoli;
- le spese per l’acquisto di servizi non espressamente indicate ai commi precedenti;
- le spese relative all’acquisto di beni usati;
- le spese per l’acquisto di beni o servizi già oggetto di precedenti agevolazioni pubbliche;
- gli interessi sui finanziamenti esterni;
- le spese per leasing;
- le spese sostenute con commesse interne di lavorazione, anche se capitalizzate ed indipendentemente dal settore in cui opera l’impresa;
- le spese per salari e stipendi;
- le tasse e spese amministrative;
- gli ammortamenti;
- i titoli di spesa regolati in contanti o con qualsiasi altro mezzo di pagamento non tracciabile;
- forniture “chiavi in mano”: fornitura effettuata da un unico fornitore che realizzi l’intero investimento o lotti funzionali dello stesso occupandosi di tutte le fasi di realizzazione;
- gli acquisti infragruppo, gli acquisti da soci o amministratori dell’impresa beneficiaria/proponente, da coniugi, parenti o affini entro il secondo grado di uno dei soci o amministratori dell’impresa beneficiaria anche nel caso in cui il rapporto sussista con un soggetto che rivesta il ruolo di amministratore o socio dell’impresa fornitrice;
- le opere edili e assimilate realizzate da un’impresa edile nel caso la stessa (o il suo amministratore o uno dei suoi soci) sia anche proprietaria dell’immobile su cui si realizzano le opere;
- beni localizzati al di fuori della sede operativa dell’impresa o presso terzi come distributori automatici, apparecchiature concesse in uso a clienti, cartelloni pubblicitari o apparecchiature pubblicitarie elettroniche anche se posizionati su mezzi mobili.
Ulteriori specifiche e restrizioni sono riportate nel bando.
Modalità di erogazione del contributo
Le agevolazioni in conto impianti saranno erogate in tre soluzioni, come riportato nel seguente schema:
Gli aiuti concessi ai destinatari nella forma di finanziamenti e assistenza rimborsabile avranno le seguenti principali caratteristiche:
- preammortamento di 6 mesi dalla erogazione dell’intero prestito;
- durata massima di 60 mesi;
- tasso fisso pari allo 0,00%;
- rimborso in rate costanti posticipate;
- garanzia fideiussoria di uno o più soci richiesta per le associazioni tra professionisti, le società cooperative a responsabilità limitata e per le società a responsabilità limitata.
Per le compagini giovanili e le imprese femminili, il prestito sarà pari al 25% del totale degli investimenti agevolati e il restante 25% sarà costituito da un aiuto nella forma dell’assistenza rimborsabile. Il prestito e l’assistenza rimborsabile saranno restituiti secondo un piano di ammortamento complessivo di 60 mesi e l’addebito delle prime 30 rate sarà finalizzato al rimborso del prestito. Ai beneficiari che saranno in regola con la restituzione delle rate del piano di ammortamento prima della scadenza della 31° rata e che avranno adempiuto alla corretta e completa dimostrazione di spesa sarà riconosciuta una premialità di importo pari alla somma delle 30 rate dell’assistenza rimborsabile. Tale premialità, pari al 25% dell’importo agevolato, sarà concessa mediante l’integrale abbuono delle 30 rate restanti.
Termini e modalità di presentazione
Le domande per l’accesso alle agevolazioni devono essere presentate a partire dal giorno 14 dicembre 2023 fino ad esaurimento delle risorse disponibili, sul portale SistemaPuglia alla sezione “Nidi”.
Punti di attenzione
Le Nuove Iniziative d’Impresa alla data di presentazione della domanda preliminare dovranno aver individuato una sede operativa in Puglia; a tal fine è necessario che l’immobile sia identificato mediante indicazione degli estremi catastali. Al momento della presentazione della domanda telematica, non è richiesto un titolo di disponibilità (contratto). La sede operativa deve essere ad uso esclusivo del beneficiario e non in condivisione con altra attività; l’immobile deve avere, o poter avere entro il termine di completamento degli investimenti, una destinazione d’uso conforme all’attività da avviare. La sede operativa non può essere variata fino al decorrere dei tre anni dalla data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile se non a seguito di autorizzazione da parte di Puglia Sviluppo.
Le attività professionali (anche sanitarie) e di consulenza possono accedere alle agevolazioni esclusivamente in forma di associazione tra professionisti o società (anche cooperativa) tra professionisti, ove tutti i soci abbiano qualifiche idonee a svolgere un’attività professionale e sia dimostrata l’iscrizione dei soci o associati ai relativi Ordini professionali ove richiesto. Le associazioni professionali dovranno disporre di una propria Partita IVA entro la data di concessione delle agevolazioni e devono prevedere nello statuto una partecipazione agli utili pari almeno al 50% da parte dei soggetti appartenenti alle categorie svantaggiate indicate nel bando.
È possibile presentare domanda preliminare di agevolazione nel settore della ristorazione con e senza cucina, esclusivamente se almeno uno dei componenti della compagine imprenditoriale è in possesso di diploma di tecnico dei servizi della ristorazione (o equipollente) ovvero di esperienze lavorative documentate presso strutture della ristorazione, con regolare versamento dei contributi previdenziali utili al calcolo per una durata complessiva di almeno 26 settimane. In considerazione del processo produttivo limitato alla sola cottura degli alimenti da somministrare, per le sole attività di ristorazione mobile, è sufficiente l’aver conseguito l’attestato di qualifica per la somministrazione e vendita di alimenti e bevande a seguito della frequenza con esito positivo del corso per l’“Esercizio dell’Attività Commerciale al Dettaglio, all’Ingrosso e di Somministrazione di Alimenti e Bevande”.
Un’impresa che preveda più tipologie di attività (con il contemporaneo esercizio di attività ammissibili e di attività inammissibili) non può accedere alle agevolazioni se l’attività prevalente prevista è inammissibile. Sono comunque ammissibili le attività artigianali i cui ricavi derivino in prevalenza dalla commercializzazione delle produzioni proprie.
Le attività ricettive nelle forme di B&B imprenditoriale e di affittacamere possono essere avviate dalle Imprese Turistiche e devono avere la finalità di promuovere un turismo extra-alberghiero sostenibile ed innovativo. La struttura ricettiva dovrà avere un minimo di 3 camere da letto e di 6 posti letto, esclusa la parte dell’abitazione da adibire eventualmente a domicilio del soggetto proponente. L’eventuale preparazione e somministrazione della colazione (obbligatoria per i Bed & Breakfast) dovrà avvenire in un ambiente dell’immobile destinato a tale servizio; pertanto, non sarà possibile prevedere apparecchiature per la cottura o per scaldare alimenti all’interno delle camere destinate agli ospiti.
Non sono ritenute esaminabili domande relative ad iniziative che (secondo le indicazioni di dettaglio riportate nel bando) sono di fatto in continuità operativa e gestionale o che si configurino come rilevamento o ampliamento di imprese preesistenti.
Ai fini della definizione dell’istanza di accesso alle agevolazioni è convocato un colloquio suddiviso in due fasi:
- verifica dei requisiti professionali nonché della consapevolezza che ciascun soggetto svantaggiato ha in merito al progetto presentato e agli aspetti organizzativi e gestionali;
- assistenza ai proponenti nella definizione del programma di investimenti e di spesa al fine di pervenire alla formulazione della definitiva istanza di agevolazione.
Le imprese ammesse alle agevolazioni sono convocate, mediante Posta Elettronica Certificata, ad una sessione di assistenza tecnica in videoconferenza finalizzata ad illustrare la corretta gestione dell’intero iter di agevolazione ed in particolare le modalità di realizzazione e rendicontazione delle spese agevolate e di rimborso del prestito.