Cosa è
La Regione Puglia con il Bando Trasformazioni “Servizi per l’innovazione e l’avanzamento tecnologico e interventi per la trasformazione digitale a supporto delle PMI”, approvato con Determinazione della Sezione Crescita Digitale delle persone del territorio e delle imprese n. 64 del 24 Giugno 2024 intende agevolare la realizzazione di progetti di investimento volti all’innovazione delle PMI in termini di transizione ecologica e trasformazione digitale, attraverso aiuti mirati finalizzati all’utilizzo ed alla diffusione di servizi digitali innovativi con riferimento alle applicazioni volte ad innovare la sfera produttiva, organizzativa e di mercato.
Beneficiari
I soggetti beneficiari dell’aiuto sono le Micro Piccole e Medie Imprese (MPMI), in forma singola o associata, in Associazione Temporanea di Scopo, Contratto di Rete, Consorzio o Società Consortile. I raggruppamenti sono ammissibili solo se costituiti da MPMI.
Possono beneficiare delle agevolazioni anche i liberi professionisti, in quanto equiparati alle piccole e medie imprese come esercenti attività economica.
Non sono ammissibili i soggetti del raggruppamento che partecipino al progetto apportando unicamente attività consulenziali o di costruzione della partnership, di coordinamento progettuale o a queste assimilabili.
Il richiedente deve possedere una serie di requisiti, tra i quali assumono massima importanza :
- essere regolarmente costituito ed iscritto nel registro delle imprese;
- aver redatto il rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile ai sensi dell’art.46 del D.Lgs. 11 aprile 2006, n.198 c.d. Codice delle Pari Opportunità, come modificato dalla L. 5 novembre 2021, n.162 (requisito solo per le aziende con più di 50 dipendenti);
- essere in regola con la normativa antimafia;
- possedere la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare e nel caso di ricorso a coperture finanziarie da parte di terzi, possedere la finanziabilità dello stesso, accompagnata da adeguata documentazione;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione giudiziale, concordato preventivo ed ogni altra procedura concorsuale, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti;
- non rientrare fra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti dichiarati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- trovarsi in regime di contabilità semplificata o ordinaria;
- essere in possesso del bilancio dell’ultimo esercizio approvato e depositato presso la CCIAA; nel solo caso di ditte individuali e liberi professionisti, privi di bilancio approvato, questi devono essere in possesso di Modello Unico, con redditi di impresa dichiarati, regolarmente inviato all’Agenzia delle Entrate e devono presentare una situazione contabile aggiornata;
- soddisfare la clausola sociale in materia di contrasto al lavoro non regolare.
I requisiti di ammissibilità devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, con la sola eventuale eccezione del requisito dimensionale delle imprese e dei requisiti di idoneità finanziaria, mantenuti fino alla data di erogazione finale del contributo concesso, pena la revoca dell’agevolazione.
Benefici
Le agevolazioni sono concesse nella misura del 45% della spesa complessiva ritenuta congrua, pertinente e valutata ammissibile.
Tale intensità può crescere del valore del 5% massimo, in ragione delle premialità riportate nel Bando.
Cumulo agevolazioni
Gli aiuti con costi ammissibili individuabili esentati ai sensi del GBER possono essere cumulati:
- con altri aiuti di Stato, purché le misure riguardino diversi costi ammissibili individuabili,
- con altri aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili all’aiuto in questione in base al GBER ed alla Carta degli Aiuti 2021 2027 ove pertinente.
Gli aiuti di Stato esentati ai sensi del GBER non possono essere cumulati con aiuti «de minimis» relativamente agli stessi costi ammissibili se tale cumulo porta a un’intensità di aiuto superiore ai livelli stabiliti dalle regole comunitarie.
È consentito il concorso con misure agevolative aventi carattere di generalità ed uniformità non costituenti aiuti di Stato.
Interventi ammissibili
Sono inclusi gli interventi rientranti nelle Linee di intervento di seguito indicate:
- Linea A – sostegno per iniziative orientate all’acquisto di servizi di consulenza:
- per l’innovazione tecnologica, strategica, organizzativa correlata alla transizione ecologica;
- per l’avanzamento tecnologico delle imprese attraverso soluzioni tecnologiche relative a software, macchinari, modelli organizzativi, in relazione alla transizione ecologica;
- per l’efficientamento energetico delle MPMI, con particolare riferimento alle imprese la cui attività comporta notevoli consumi energetici, pur senza rientrare nella definizione di impresa energivora;
- Linea B – sostegno ad iniziative orientate all’acquisto di consulenze e tecnologie (hardware e software):
- per l’innovazione di processo supportata dalle tecnologie digitali;
- per lo sviluppo di piattaforme e soluzioni digitali nei processi produttivi, organizzativi delle PMI anche attraverso la fruizione della connettività a banda ultra-larga da parte delle imprese;
- per sfruttare le potenzialità di cloud, big-data, intelligenza artificiale, Internet of things, ecc;
- per il rafforzamento della sicurezza digitale, anche a supporto della business continuity;
- per l’implementazione di nuove modalità di interazione con i clienti ed i fornitori (augmented e virtual reality e altri approcci digitali);
- per lo sviluppo dell’innovazione e l’accelerazione di nuove iniziative produttive basate sull’utilizzo delle tecnologie digitali e degli strumenti telematici;
- ampliare il numero delle piccole e medie imprese regionali che fanno ricorso a servizi digitali innovativi e applicazioni hardware e software finalizzati ad innovare la sfera produttiva, organizzativa e di mercato dell’impresa.
Ciascuna MPMI, sia che partecipi in forma singola, sia che partecipi in forma associata, può presentare una sola domanda di ammissione al contributo. Nella domanda si possono selezionare massimo quattro tipologie di servizi, da scegliere in una delle due linee o in entrambe con un massimo due servizi per linea.
Un’impresa che svolge più tipologie di attività (con il contemporaneo esercizio di attività ammissibili e inammissibili) può accedere alle agevolazioni se l’attività prevalente ha codice inammissibile, a condizione che l’impresa dimostri la netta separazione tra le due attività (l’attività oggetto di investimento rispetto all’attività primaria non ammissibile). L’impresa dovrà adeguatamente comprovare la relativa distinzione ed autonomia fisica, funzionale e gestionale.
Sono esclusi i seguenti settori:
- settore della pesca e dell’acquacoltura;
- settore della produzione primaria di prodotti agricoli;
- settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, nei casi seguenti:
- quando l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate;
- quando l’aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari;
- settore carboniero qualora gli aiuti siano destinati ad agevolare la chiusura di miniere di carbone non competitive;
- settori siderurgico, della lignite, del carbone, dei trasporti e delle relative infrastrutture, nonché della produzione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti spese:
- spese di personale impegnato nel progetto, a condizione che lo stesso sia operante nelle unità locali ubicate nella regione Puglia;
- costi relativi a strumentazione ed attrezzature, di nuovo acquisto, utilizzate per la realizzazione delle attività previste dal progetto (sono considerati ammissibili unicamente i costi di ammortamento corrispondenti alla durata del progetto);
- costi per l’acquisto di licenze e/o lo sviluppo di software;
- costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa dei brevetti e di altri attivi materiali;
- costi per i servizi di consulenza a sostegno dell’innovazione;
- altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto;
- spese generali supplementari.
Il costo minimo per progetto candidato formulato è di € 10.000.
Il costo massimo per progetto candidato in forma singola è di € 360.000.
Il costo massimo per progetto candidato da raggruppamenti è di € 540.000.
Non sono ammissibili:
- le spese notarili e quelle relative a imposte e tasse;
- le spese relative all’IVA e a qualsiasi onere accessorio;
- i titoli di spesa regolati in contanti;
- le spese di pura sostituzione di beni e servizi già in dotazione all’impresa, ovvero riconducibili ad interventi di assistenza e/o di manutenzione ordinaria;
- le spese relative alla formazione;
- le spese inerenti materiale di arredamento e macchine per ufficio di qualunque categoria;
- le spese relative all’acquisto di scorte;
- le spese relative a beni e servizi non direttamente funzionali al progetto per il quale si richiede il contributo;
- le spese relative a mezzi di trasporto;
- le spese relative a servizi di consulenza resi in maniera continuativa o periodica e/o che rappresentano il prodotto tipico dell’attività aziendale (salvo motivata descrizione della necessità di acquisire la consulenza specifica), e/o a basso contenuto di specializzazione e comunque connesse alle normali spese di funzionamento dell’impresa, come la consulenza fiscale ordinaria, la consulenza legale e le spese di pubblicità;
- le spese di funzionamento in generale;
- le spese in nolo e leasing;
- le prestazioni occasionali;
- le spese sostenute a titolo di contributi in natura;
- le spese relative a documenti di spesa con importi inferiori a € 500;
- le spese relative a prestazioni professionali e forniture di beni e servizi da parte di terzi che abbiano cariche sociali in uno dei soggetti appartenenti al raggruppamento o che, in generale, si trovino in situazioni di conflitto di interessi con uno dei soggetti appartenenti al raggruppamento beneficiario degli aiuti.
Termini e modalità di presentazione
Le domande per l’accesso alle agevolazioni devono essere presentate a partire dal giorno 10 luglio 2024 e sino al 31 dicembre 2026, sul portale Sistema Puglia.
Punti di attenzione
I soggetti beneficiari sono obbligati al rispetto di una serie di adempimenti, tra i quali:
- avviare il progetto in data successiva a quella di presentazione della domanda e, comunque, entro 30 giorni dalla data di notifica del provvedimento di concessione dell’agevolazione;
- comunicare, al momento della richiesta della prima erogazione del contributo, l’apertura della sede legale o unità operativa in Puglia per i richiedenti che non ne dispongano all’atto della presentazione della domanda;
- conservare le marche da bollo originali o i riferimenti ottenuti del sistema PagoPA, i cui numeri seriali sono stati utilizzati per la presentazione della domanda di finanziamento;
- curare la conservazione di tutta la documentazione tecnica, amministrativa e contabile dell’intervento, separata o separabile mediante opportuna codifica, dagli altri atti amministrativi generali; detta archiviazione deve essere accessibile senza limitazioni ai fini di controllo alle persone e agli organismi aventi diritto e deve essere conservata per un periodo di 5 anni a decorrere dal 31 dicembre dell’anno in cui è effettuato l’ultimo pagamento al beneficiario;
- accettare la pubblicazione dei dati nell’elenco delle operazioni selezionate per ricevere sostegno dai fondi;
- consentire le verifiche in loco, a favore delle autorità di controllo regionali, nazionali e comunitarie.