Cosa è
Il MiniPia Turismo (c.d. Pacchetto Integrato di Agevolazione Turismo) è la misura agevolativa attraverso cui la Regione Puglia intende concedere agevolazioni alle imprese per attività di ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di immobili destinati o da destinarsi alle attività turistico alberghiere per lo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali del territorio.
Beneficiari
Possono essere ammesse ai benefici:
- le imprese di grande, media, piccola e micro-dimensione;
- la rete di impresa, nella forma della Rete-soggetto che rappresenta un soggetto dotato di personalità giuridica autonoma.
Programmi di investimento
Il MiniPia Turismo deve riguardare investimenti produttivi destinati a:
- ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture turistiche esistenti nonché riattivazione delle stesse; rientrano in questa fattispecie le strutture turistico alberghiere nonché le residenze turistiche extra alberghiere operative da almeno 6 mesi, collocate in un complesso immobiliare unitario interamente destinato ad attività ricettiva e con un numero minimo di 3 e massimo di 6 unità abitative;
- realizzazione di strutture turistico alberghiere e di strutture extralberghiere, attraverso lavori di manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di:
- immobili che presentano interesse artistico e storico-architettonico;
- immobili abbandonati da almeno tre anni ed ubicati in zona “A” – centro storico – da destinarsi interamente ad attività ricettiva. Tali immobili devono essere collocati in un complesso immobiliare unitario e lo stato di abbandono deve essere asseverato da tecnico abilitato.
Tali strutture extra alberghiere devono conseguire, attraverso l’iniziativa proposta, un numero di camere non inferiore a 5;
- manutenzione straordinaria e/o consolidamento, restauro e risanamento conservativo di edifici rurali, masserie, trulli, torri, fortificazioni, casine d’epoca e casali al fine della trasformazione dell’immobile in strutture turistico alberghiere ed in strutture extralberghiere. Le strutture extralberghiere devono conseguire, attraverso l’iniziativa proposta, un numero di camere non inferiore a 5;
- nuove attività turistico alberghiere, attraverso il recupero fisico e/o funzionale di strutture non ultimate, legittimamente iniziate, destinate ad attività ricettive;
- recupero e riqualificazione di edifici abbandonati e/o necessitanti di opere di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia, nonché interventi di ristrutturazione edilizia da destinare alla realizzazione di strutture turistico alberghiere, ostelli nonché strutture sportive, culturali e/o ricreative;
- realizzazione o ammodernamento degli stabilimenti balneari, ivi compresi gli spazi destinati alla ristorazione e alla somministrazione di cibi e bevande, ai parcheggi ed ai punti di ormeggio;
- realizzazione, ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di campeggi (comprese le mini-aree di sosta e i campeggi nella forma del ‘glamping’) ed approdi turistici;
- interventi volti al miglioramento, ampliamento e realizzazione di infrastrutture sportive, anche idonee ad ospitare eventi agonistici regionali, nazionali ed internazionali approvate dal CONI e omologate dalla Federazione competente;
- parchi tematici intesi quali strutture concepite intorno a temi ispirati, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alla storia, al cinema, all’ambiente e alla società, alle scienze, alla fauna ed alla flora.
Tali investimenti devono obbligatoriamente conseguire il livello 2 del sistema di certificazione di sostenibilità per edifici non residenziali ed ottenere l’attestato di prestazione energetica con almeno classe B e una prestazione energetica del fabbricato in estate di livello almeno medio.
Ogni progetto oggetto di agevolazione dovrà obbligatoriamente integrare programmi di carattere digitale e tecnologico, attraverso almeno uno dei seguenti interventi:
- progetti di innovazione digitale,tecnologica, strategica, organizzativa e gestionale delle imprese turistiche;
- progetti formativi volti alla qualificazione delle competenze relative alla trasformazione digitale, al turismo sostenibile, alla transizione ecologica ed alla riconversione green, in stretta correlazione con la strategia regionale di specializzazione intelligente.
Il progetto oggetto di agevolazione potrà comprendere, inoltre, programmi di tutela ambientale nonché, esclusivamente per le PMI, anche:
- programmi di consulenze specialistiche, inclusa l’Internazionalizzazione;
- spese per la partecipazione a fiere.
Con esclusivo riferimento alla rete di impresa, il MiniPia Turismo può essere rappresentato da un progetto coordinato ed integrato volto ad incrementare i flussi turistici, anche internazionali, ampliando il business di ogni singolo partecipante alla rete, che si impegna a condividere un prodotto turistico rinnovato, esperienziale ed integrato, anche attraverso la figura di un Temporary Manager.
I MiniPia Turismo devono riguardare programmi di investimento di importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili compresi tra 30mila euro e 5 milioni di euro.
I programmi di investimento produttivo devono prevedere spese ammissibili non superiori al 90% del progetto integrato.
Gli investimenti riguardanti il programma della rete d’impresa devono essere compresi tra 500mila euro e 2 milioni di euro.
Benefici
Ai beneficiari verrà riconosciuta una sovvenzione diretta a fondo perduto sugli investimenti programmati e un contributo in conto impianti determinato sul montante degli interessi relativi al finanziamento bancario; è previsto anche il rilascio delle eventuali garanzie sul finanziamento bancario. La tabella seguente sintetizza le diverse intensità di aiuto a seconda della grandezza della impresa e del tipo di progetto:
Nell’ambito degli investimenti produttivi, le percentuali di agevolazione potranno essere aumentate fino al 5% in ragione delle premialità riportate nella misura agevolativa.
Cumulo agevolazioni
Gli aiuti con costi ammissibili individuabili esentati ai sensi del GBER possono essere cumulati:
- con altri aiuti di Stato, purché le misure riguardino diversi costi ammissibili individuabili,
- con altri aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili all’aiuto in questione in base al GBER ed alla Carta degli Aiuti 2021 2027 ove pertinente.
Gli aiuti di Stato esentati ai sensi del GBER non possono essere cumulati con aiuti «de minimis» relativamente agli stessi costi ammissibili se tale cumulo porta a un’intensità di aiuto superiore ai livelli stabiliti dalle regole comunitarie.
È consentito il concorso con misure agevolative aventi carattere di generalità ed uniformità non costituenti aiuti di Stato.
Interventi e spese ammissibili
Gli investimenti produttivi riguardano un investimento inziale in attivi materiali (es. acquisto del suolo aziendale e sue sistemazioni, opere murarie e assimilabili, acquisto di macchinari, impianti, arredi e attrezzature varie ecc.) e immateriali (es. acquisto di brevetti, licenze, know how e conoscenze tecniche non brevettate ecc.).
I soggetti beneficiari delle agevolazioni relative all’investimento produttivo sono obbligati ad apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili, o attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico e sono tenuti all’obbligo del mantenimento dei beni agevolati nelle immobilizzazioni del beneficiario per almeno cinque anni per le grandi imprese e tre anni per le PMI dalla data di completamento dell’investimento.
I progetti di innovazione sono riconducibili alle seguenti tipologie di intervento:
- innovazione a favore delle PMI;
- innovazione dei processi e dell’organizzazione.
I servizi di consulenza e sostegno all’innovazione riguarderanno l’introduzione o l’uso di tecnologie e soluzioni innovative (comprese tecnologie e soluzioni digitali), al fine di sviluppare prodotti, processi o servizi più efficaci o tecnologicamente avanzati, compresa l’implementazione di tecnologie e soluzioni digitali innovative. Le attività di innovazione includono anche l’innovazione organizzativa e l’innovazione di processo, che riguardano l’attuazione di un metodo di organizzazione aziendale/produttiva nuova o notevolmente migliorato, compresi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software.
I servizi di innovazione devono essere forniti da:
- organismi di ricerca e di diffusione delle conoscenze;
- distretti tecnologici riconosciuti dal MUR;
- centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0;
- centri di competenza ad alta specializzazione;
- manager e specialisti dell’innovazione certificati ai sensi della Norma UNI 11814;
- incubatori certificati di start-up innovative;
- Digital Innovation Hub (DIH) così come riconosciuti dalla Commissione europea e dal Mimit.
Sono ammissibili gli interventi formativi connessi al progetto proposto e rivolti al personale coinvolto, attinenti ai temi di Smart Specialization Strategy della Regione Puglia, a titolo non esaustivo, quali:
- processi di innovazione aperta, organizzativa e tecnologica;
- digitalizzazione dei processi;
- gestione dell’innovazione anche in termini di sviluppo di competenze chiave (linguistiche, interculturali, comunicative, relazionali di accoglienza e manageriali);
- internazionalizzazione;
- economia circolare e sostenibilità ambientale;
- design-driven innovation ed eco-progettazione.
Si includono anche investimenti a favore della tutela ambientale per:
- misure di efficienza energetica che non siano meri miglioramenti che le imprese sono tenute ad attuare per conformarsi a norme dell’Unione già adottate, anche se non ancora in vigore;
- la promozione di energia da fonti rinnovabili.
Sono altresì riconosciuti, esclusivamente per le PMI, i servizi di consulenza strettamente connessi al progetto con la finalità di migliorare il posizionamento competitivo delle imprese oltre che di accompagnare, orientare e consolidare la transizione digitale, ecologica ed energetica, in chiave di innovazione e di Smart Specialization Strategy.
Rientrano anche i programmi di internazionalizzazione e di partecipazione a fiere che promuovono anche il brand PUGLIA e weareinPUGLIA e che possono riguardare:
- spese per servizi di consulenza specialistica finalizzati a sviluppare il progetto di promozione internazionale e ad aumentare la conoscenza del territorio pugliese e delle sue vocazioni e caratteristiche all’estero anche attraverso consulenze specialistiche prestate dalla figura del digital manager o del digital export manager, anche eventualmente con competenze in ambito turistico;
- partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’estero e ad eventi a queste collegati quali workshop, eventi B2b, seminari, ecc.;
- spese per la partecipazione a fiere virtuali e per l’utilizzo di piattaforme di matching/ricerche profilate collegati alle fiere;
istituzione temporanea, per un periodo massimo di 12 mesi, all’estero e/o in Italia di spazi espositivi / esposizioni virtuali per la promozione dei prodotti/brand sui mercati esteri.
Termini e modalità di presentazione
Le domande per l’accesso alle agevolazioni devono essere presentate a partire dal giorno 22 maggio 2024 fino ad esaurimento delle risorse disponibili, sulla piattaforma PugliaSemplice.
Punti di attenzione
Le iniziative agevolabili devono essere riferite a unità locali ubicate/da ubicare nel territorio della Regione Puglia.
Le imprese beneficiarie degli aiuti si impegnano al mantenimento delle ULA, nel territorio della Regione Puglia,conteggiate nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda; per le iniziative turistiche con dato occupazionale di partenza pari a zero, è obbligatorio che sia previsto un incremento occupazionale uguale o maggiore di 1.
L’impresa beneficiaria del contributo ha l’obbligo di rendersi disponibile, fino a 5 anni dall’ultimazione dell’investimento, a qualsivoglia richiesta di controlli, di informazioni, di dati, di documenti, di attestazioni o dichiarazioni, da rilasciarsi eventualmente anche dai fornitori di beni e servizi.
Il beneficiario è tenuto ad illustrare, con relazione allegata alla dichiarazione di completamento dell’investimento, i risultati ottenuti nell’ambito del progetto realizzato e le motivazioni di eventuali scostamenti rispetto a quanto prospettato in sede di proposta progettuale approvata.